Data: 22/02/2013
 

I ghiacci carioca che sciolgono il cuore

Azevedo, sculture e performances. L’acqua diventa forma nelle piazze urbane e cattura il nostro camminare distratto, la fragilita dell’esistenza si anima e al tempo stesso si dilegua nel lavoro straordinario dell'artista brasiliana

I ghiacci carioca che sciolgono il cuore

Néle Azevedo nasce a Santos Domont, Minas Gerais, Brasile nel 1950. Il suo training artistico passa per per il Santa Marcelina College ed il conseguimento del diploma in Arti applicate per poi arrivare all’Universita delle Arti di San Paolo per un master in Arti visive nel 2003. Lei stessa si definisce una ricercatrice ed un artista che ha scelto come medium principale la scultura. Nel 1998 si presentò con una installazione in ferro per il Brazilian Post Cultural Centre a Rio de Janeiro e vince poi il premio Santo André Art Hall a San Paolo. In seguito porterà a casa anche il premio Bunkyo Art Hall con delle installazioni in materiali acrilici.

E’ nel 2001 che Azevedo iniziò a lavorare con degli “interventi urbani” che prenderanno poi forma nel "Minimum Project" per la ridefinizione degli spazi urbani e dei loro monumenti. Il Brasile come trampolino di lancio ma anche Cuba, Giappone, Francia, Germania, Portogallo ed Italia. Fra tutti i suoi lavori spicca il progetto “Army of melting Men” di giacomettiana rarefazione che nello sciogliersi si muove con un moto accelerato, ed è dallo sciogliersi naturale di questi uomini e donne di ghiaccio che l’attenzione del passante è catturata, testimonianza di un ritorno alla "sorgente" della quale tutti noi facciamo parte: l'acqua.

Ghiaccio che si trasforma in acqua e che si scioglie davanti ai nostri occhi e sembra volerci comunicare l'effimera e temporale esistenza nonché la nostra dipendenza dal mondo della natura e dai suoi elementi come l’acqua appunto. Delle presenze che nella loro semplicità ci comunicano un angoscia "estinzionale". Ed è in questi spazi urbani che sono le piazze, che meglio si esprime il messaggio di riconquista dello spazio stesso destinato alla gente e per la gente. Non più figure storiche, eroi di altri tempi che si ergono su piedistalli distanti come simboli e modelli di un passato che è remoto nei suoi valori.

Néle ci dice che siamo fragili e che il nostro malessere e la nostra solitudine sono comuni e sentiti dai tanti. Altri progetti sviluppati da questa artista hanno il sapore provocatorio della correlazione tra sociale ed ambiente, come nel caso di “Glory to Inglorious Fights” e “Anhangabau: A river For The Absent Ones” dove si esplora la dimensione politico poetica di una coesistenza tra arte e scambio, arte come moneta, arte come materia. Numerosi i video, le fotografie ed i disegni che accompagnano l’itinerario di quest’artista che ha scelto un cammino non semplice ma che ha delle potenzialità stupefacenti per un medium inusitato: il ghiaccio.

Ci auguriamo di rivederla presto in Europa con nuove installazioni e performance che restituiscano a noi tutti la consapevolezza del nostro spazio urbano che ci sfugge e si degrada sotto i nostri occhi indifferenti. Per tutti coloro che desiderano saperne di piùpossono andare al sito: neleazevedo.com.br/.

Carlo Bochicchio - Londra

Il link: Zero Grau / Zero Degree


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