L'auditoriun di plastica
L'installazione artistica, tutta italiana, realizzata utilizzando ben 3.000 bottigliette in Pet esposta a Parigi all'inizio di giugno, ad agosto sarà a Ginevra. L'opera di Manolo Benvenuti, Claudio Ballestracci e Giulio Accettulli è occasione di riflessione sul consumo di un bene prezioso.
Una gigantesca bottiglia, tanto grande da poterci entrare dentro, dall'aspetto abbandonato e leggermente interrata, come se emergesse dal suolo, è comparsa nel mese di giugno a Parigi. Si tratta in realtà di un'installazione artistica realizzata utilizzando ben 3.000 bottigliette in Pet per ribadire che "L'acqua è di tutti", come sottolinea il titolo dell'opera di Manolo Benvenuti, Claudio Ballestracci e Giulio Accettulli. E' arivata a Parigi in occasione del festival Fontaines en Scéne all'inizio di giugno. L'installazione è sostenuta da Ambiente Festival e da un gemellaggio fra i comuni di Rimini e Périgueux (Francia) e sviluppa il tema dell'acqua come bene sociale e relazionale. Dopo Parigi, l'installazione sarà a Ginevra dal 2 al 12 agosto. All'interno della gigantesca bottiglia, che funge da auditorium, ci sono quattro fontane sonore: quando ci si avvicina, il flusso dell'acqua si arresta e al suo posto sgorga la musica. L'esecuzione è completa solo quando si suonano tutte e quattro le fontane, come in un quartetto d'archi. Nelle varie fasi della realizzazione di "L'acqua è di tutti", sono stati coinvolti amministratori, scolaresche, associazioni, volontari, allo scopo di dare vita ad un progetto che vuole far riflettere sul consumo di acqua e sulle implicazioni economiche e ambientali che questo comporta: sfruttamento industriale di un bene comune, cattivo utilizzo e sprechi, smaltimento della plastica, inquinamento. Per realizzare la copertura sono stati condotti laboratori con scolaresche dai 10 ai 19 anni, che a partire da un container stipato di rifiuti plastici, oltre che dai sacchi forniti dalle stesse scolaresche chiamate a selezionare e conservare i loro rifiuti domestici, sono state recuperate le bottiglie in Pet. Ogni singola bottiglia è stata selezionata, privata dell'etichetta, lavata, separata dal collo e dal fondo, appiattita a mano e successivamente stirata col ferro, ritagliata a mo' di tessera, perforata e infine affissa alle reti di supporto. Al termine dei laboratori sono state inoltre mostrate altre applicazioni degli elementi decorativi in Pet, ottenute utilizzando la stessa tecnica di lavorazione.
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